Università: Deloitte, bene capacità gestionale durante Covid Studio analizza flessibilità, inclusione e smart working

 -(ANSA) - ROMA, 04 FEB –

La capacità gestionale e del capitale umano delle Università italiane durante la pandemia è giudicata in maniera positiva da uno studio della Deloitte presentato all'Assemblea del CoDAU (Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie) a margine della quale, in un webinar, sono stati presentati i risultati dell'indagine commissionata a Deloitte per analizzare i sistemi di gestione e sviluppo delle risorse umane presso le Università italiane. Lo studio, spiega una nota, ha indagato oltre 22mila soggetti dell'area tecnico-amministrativa coinvolgendo 32 Atenei, ossia il 44,8% del sistema universitario, composto da strutture statali, politecnici, scuole superiori ad ordinamento speciale, istituti alta specializzazione, Università per stranieri, tra i quali si annoverano anche mega strutture come l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, l'Università di Bologna e l'Università degli Studi di Padova. Tra i risultati più rilevanti, è emerso che le Università, al pari delle migliori imprese, sono ambienti di lavoro competitivi e presentano una buona capacità attrattiva verso competenze di livello, che tuttavia gli atenei ricercano in misura superiore alla domanda.
Relativamente all'emergenza sanitaria legata alla pandemia, le Università italiane hanno dimostrato di saper rispondere con efficienza: nel 100% dei casi analizzati, gli Atenei hanno messo in atto forme di smart working (il 66,7% lo aveva già introdotto prima dello scoppio della pandemia), dotando il proprio personale dei supporti tecnologici necessari e lanciando iniziative di e-learning. Il 68% degli Atenei, inoltre, ha adottato meccanismi per la valutazione dell'efficacia del lavoro agile.
 Secondo quanto emerge dallo studio, molti Atenei hanno anche mostrato di possedere una grande capacità di resilienza: la maggior parte di questi ha infatti integrato e modificato i propri obiettivi pluriennali a seguito della crisi. L'89,3% delle Università che hanno partecipato allo studio ha dichiarato di voler "essere più concentrati sulla soddisfazione degli studenti" e l'82,1% ha detto che ritiene importante "continuare ad operare in modo più virtuale". La survey fornisce inoltre indicazioni circa il futuro del supporto tecnico ed amministrativo negli Atenei. Cala l'importanza percepita delle competenze manageriali più tradizionali (performance management, formazione e sviluppo, organizzazione) e cresce l'attenzione verso nuove tematiche (People Analytics, piani di successione, future of work) orientate alla capacità di pianificazione in ambiente incerto, alla gestione dei talenti, alla progettazione di modelli operativi e alla comprensione dei processi decisionali e delle scelte strategiche e di business).